La mortadella, assieme alla pasta aglio aglio e olio (qui un esempio), è la regina della fame chimica perché da quando è nato il mondo questa storia è così e non si discute. Ok, non si discute. Ma se volessi qualcosa di più porco? Di più croccante? Di più più più?
Ora devi solo tranquillarti: alla tua fame chimica ci pensa La fame chimica.
Riempi un pane con mortadella, in altre parole fai quello che i dietetici sognano la notte, assieme alla mortadella metti mozzarella, grana, dagli una specie di glassata con un olio profumato e dei pomodorini e goderai come un leopardo alle cure termali. Se hai dei sottaceti, delle zucchine sottaceto, donerai come se le cure te le pagasse la ASL.
E ora?
La panetrazione (con mortadella!)
La panetrazione (con mortadella!)
Ingredients
- pane fallico, tipo filoncino
- mortadella tagliata fiiiiiiina fina fina (sottile)
- mozzarella fior di latte
- grana padano
- olio
- basilico
- origano
- birra
- pomodorini
Directions
- Step 1 Per prima cosa fai insaporire l’olio, apri a metà 3 pomodorini per ogni persona, mettili in una ciotola con olio, foglioline di basilico e origano. Mescola bene e metti in frigorifero.
- Step 2 Prendi filoncino, taglia le due estremità.
- Step 3 Con un levatorsoli (o con quello che ti pare) svuota il pane della sua mollica creando un foro passante, devi vederci attraverso. Non buttare la mollica, ti potrebbe servire per altre cose, tipo ripieni.
- Step 4 Aiutandoti con un cucchiaio da caffè ungi l’interno del pane con l’olio aromatizzato che avevi messo in frigo.
- Step 5 Batti al coltello grossolanamente la mortadella assieme alla mozzarella e a tutto il resto (mozzarella e grana).
- Step 6 Riempi il filoncino, bello pressato e chiudi bene alle estremità, non deve passare aria.
- Step 7 Butta il tutto in forno già caldo e lascialo lì a 220-230° per 8-10 minuti, a seconda dei tuoi gusti e della croccantezza di cui hai bisogno.
- Step 8 Finito! La tua panetrazione è pronta! Basta mangiare e saltellare per la stanza felice. Come direbbe qualcuna in TV: “Conziddio furbo”. Se hai anche delle zucchine sottaceto alterna una forchettata di zucchine a una moccicata al panino, saltellerai ancora più in alto.
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BENVENUTA/O/E/I!
La fame chimica è quello stile di cucina che:
“fa un po’ come cazzo te pare basta che te sbrighi”.
È quello stile di cucina che:
“fa un po’ come cazzo te pare basta che si gode”.
È tipo il tuo medico: ti dà la ricetta. La fame chimica non ama i professori della cucina, non ama annusare il piatto per capire quante marce ha il trattore del contadino che ha prodotto il vino con il quale hai sfumato il soffritto. La fame chimica il vino se lo beve, perché LA FAME CHIMICA NON SFUMA, SFAMA. A volte sfuma pure, altre fuma.
Ti farà conoscere luoghi di magica perdizione, “luoghi famosi”: locali, ristoranti, pub, circhi equestri, piazze, strade. Ovunque c’è dell’unto sapiente, non importa se vegetale, animale, extraterrestre o extraconiugale, La fame chimica c’è.
Ora datti da fare, dacci dentro: bevi, fuma, balla, scopa, trick e track, salta, siediti, divertiti. Fai quel che vuoi e fallo irresponsabilmente ricordandoti di santificare sempre La fame chimica.
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